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San Fratello

Uno dei luoghi più singolari al mondo, San Fratello è il paese natale di San Benedetto il Moro e patria del Cavallo Sanfratellano.

San Fratello è lo scrigno di alcune tra le più belle, misteriose e antiche tradizioni folcloristiche della Sicilia, come, i riti della Settimana Santa con la presenza dei Giudei e l'utilizzo di un'antica lingua galloitalica.

Dal punto di vista turistico, San Fratello, attrae per il suo paesaggio ricco di bellezze naturali, e per la sua superba posizione sopraelevata, quasi aerea, dominante l'ampio litorale compreso tra Capo d'Orlando ad est, ad ovest

S. Stefano di Camastra e a nord le Isole Eolie.

La maggiore attrattiva turistica è sicuramente il meraviglioso bosco.

Non mancano, però, i beni artistici storici e archeologici che fanno di San Fratello un centro di sicuro interesse culturale. Fra questi primeggia il santuario dei Tre Santi, situato sul promontorio detto "Monte Vecchio" prospiciente il centro abitato. È un luogo solitario, che conserva intatta la suggestione del passato; fu costruito tra la fine del XI e l'inizio del XII secolo, presenta evidenti caratteristiche di stile arabo-normanno, con il tipico prospetto dal tetto a capanna. L' interesse è costituito dalla cerchia di mura megalitiche e dalle basi di alcune torri distrutte che qui si trovano. Non mancano inoltre, altri elementi di sicuro valore archeologico che s'intende portare alla luce con gli scavi previsti. 

Sul Monte Vecchio o Monte San Fratello vi sono i resti del primo vero nucleo abitato del territorio di San Fratello. Un'antica città che recenti studi hanno ipotizzato essere Apollonia di Sicilia, fondata a sua volta su un piccolo centro agricolo popolato dai siculi. 

Altro bene artistico non meno suggestivo è la chiesa di Maria S.S. Assunta situata nella Piazza del Convento, dalla quale si può ammirare un ampio panorama in cui domina l'imponente Roccaforte. Il prospetto della chiesa, è eviden­temente povero, stile tipico delle chiese france­scane, e conserva anche all'interno questo carattere essenziale. Degni di nota per il note­vole valore artistico sono: l'altare-tabernacolo, in legno finemente intarsiato dall'abilità paziente di un francescano, che risale al 1700 circa. Vi è inoltre, un trittico in argento sbalzato, raffigurante la vita dei Santi protettori. Altra opera mirabi­le, di Fra Umile da Petralia, è il crocifisso in legno, di evidente stile fiammingo posto sull'altare maggiore. Il convento france­scano, che nei secoli scorsi fu centro di cultura e motivo di vanto per S. Fratello, fu iniziato a costruire nella seconda metà del 1500 e completato all'inizio del secolo successivo.

Compreso nella struttura del convento vi è il chiostro, che rappresenta una rara testimonianza dell'arte barocca sicili­ana.

Parte integrante del convento è la celebre biblioteca comunale del 1500, inte­stata oggi al Prof. Benedetto Craxi, che contie­ne circa 3000 volumi fra i quali rari e preziosi codici.

Devoti a San Nicola, i Normanni, che durante la loro presenza nel paese diedero impulso all'agricoltura, al commercio e all'arte, tra le prime opere dal loro insediamento che consegnarono alla città, oltre al castello di San Filadelfio, issarono al cielo la Chiesa di San Nicolò, posta nei quartieri alti dell’impianto urbano, era imponente, qualche secolo dopo, la costruzione del campanile completava la sua maestosità. Attualmente esiste una sola ala di detta chiesa, la cui parte centrale è stata demolita  perché rimasta pericolante in seguito alla frana del 1922 e i cui altari ed alcune tele si trovano nella ricostruita chiesa di S. Nicolò.

Altra chiesa da visitare, situata all'entrata del paese provenendo dal mare è quella di Maria SS. delle Grazie, questa piccola chiesa dalla struttura molto semplice, si trova situata in un luogo davvero singolare.

Interessante per la struttura esterna, è l'ex battistero del crocifisso di forma ottagonale risalente al 1500. Esso sorge su una piazzetta ad archi, sormontati dai ballatoi e le tipiche scale esterne.

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Accanto alle risorse culturali, artistiche e folkloristiche che caratterizzano fortemente i costumi e gli usi del centro sanfratellano, assu­me notevole interesse il vasto patrimonio ambientalistico, costituito essenzialmente dal bo­sco, che si estende per gran parte degli 80 Km2 del comprensorio comunale e che occupa un'area centrale del Parco dei Nebrodi. Il prezioso patrimonio floristico e faunistico della zona costituisce senz'altro una fonte di interesse turistico per l'impareggiabile e fitta vegetazione che si presenta alla vista dei visitatori.

Percorrendo la S.S. 289 ci si trova immersi in un vario e ricco scenario boschivo costituito da querce, sugheri, cerri, olmi e faggi. Questi luoghi oltre alla possibilità di interessanti escursioni offrono mete ideali per il campeggio, dando inoltre la possibilità di ammirare i sugge­stivi scenari dell'Etna fumante, delle vallate e delle pendici; ricche di vegetazione di un verde rigoglioso e multicolore nella stagione autunnale ed un panorama fantastico, uniformemente innevato durante il periodo invernale.

Bellissimo è anche lo scenario di immutata natu­ralezza costituito dai due specchi d'acqua del Maulazzo e del Biviere che si trovano alle pen­dici del Monte Soro ( 1847 m./s.m. ).

Il Gallo-Italico è la lingua ufficiale di San Fratello, piccolo comune in provincia di Messina. Questo idioma affonda le sue radici nel passato, nei dialetti della Gallia e del Nord Italia. Eppure non è proprio un dialetto, ma una lingua ufficiale, forse un po’ antica, ma proprio per questo rappresenta un patrimonio unico e prezioso. Infatti il Sanfratellano è stato riconosciuto ufficialmente dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità. Il nome del paese nella lingua locale gallo-italica è San Frareau (San Filadelfio), tradotto poi erroneamente in San Fratello, a causa dell'assonanza tra Fraeau (Filadelfio), frea (fratello) e il francese frèrè (fratello).

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